Avverti dolore intenso alla spalla, soprattutto di notte. Provi e riprovi a cercare una posizione che ti dia sollievo ma nulla… Riuscire a dormire sembra un’impresa impossibile! Col passare del tempo, hai sempre più difficoltà nel compiere movimenti una volta naturali.
I due principali sintomi della spalla congelata (o capsulite adesiva) sono questi. Poiché so che le domande su questo disturbo sono tante, ho deciso di rispondere alle più frequenti in questo articolo. Cominciamo dalla definizione di spalla congelata.
Cosa significa spalla congelata?
Spalla congelata, spalla rigida, spalla bloccata, capsulite adesiva sono tutte espressioni che fanno riferimento a una sindrome che colpisce questa articolazione causando forte dolore e rigidità progressiva, fino al “blocco” della spalla, che non riesce più a compiere movimenti, soprattutto quelli detti di abduzione, di intrarotazione e di extrarotazione.
Tutto parte da un problema della capsula articolare, una struttura fatta di tessuto fibroso che avvolge l’articolazione e contribuisce a stabilizzarla. Cosa succede a questa capsula? A causa di un’infiammazione, si irrigidisce sempre più e si contrae, portando una perdita progressiva della mobilità della spalla.
Qual è il decorso della malattia?
Questa sindrome si sviluppa in tre fasi:
- infiammazione, caratterizzata soprattutto dal forte dolore;
- rigidità,che vede il dolore attenuarsi mentre la spalla si irrigidisce;
- la fase dello “scongelamento”, ossia quando la spalla comincia a recuperare mobilità.
Dall’insorgere dell’infiammazione allo scongelamento della spalla possono passare anche due anni, soprattutto se non si ricorre ad alcun trattamento.
Quali sono le cause della spalla congelata? Ci sono persone più a rischio?
Forse ti starai chiedendo da dove ha origine l’infiammazione della capsula articolare. Be’, purtroppo le cause della capsulite adesiva non sono ancora del tutto chiare. In alcuni casi potrebbe essere legata a traumi pregressi, in altri a cause psicosomatiche. Ci sono studi, inoltre, che evidenziano una correlazione tra capsulite adesiva e alcune patologie, tra cui il diabete, le disfunzioni tiroidee, l’ipercolesterolemia e il morbo di Parkinson.
Quello che sappiamo per certo è che la spalla congelata insorge solitamente tra i 40 e i 60 anni e che sono le donne a essere maggiormente colpite.
Si guarisce dalla spalla congelata? Quali sono i tempi di guarigione?
La buona notizia è che dalla spalla congelata si guarisce. Come? La patologia può risolversi da sola, ma può avere un decorso più breve seguendo un percorso di riabilitazione fisioterapica. Nella prima fase i trattamenti possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione; nelle fasi successive saranno rivolti a ritrovare la mobilità dell’articolazione e a rinforzarla.
Certo, ci vuole molta pazienza, perché quando si parla di capsulite adesiva i tempi di guarigione sono lunghi, soprattutto quando la situazione viene presa sotto gamba (e purtroppo succede spesso) e ci si presenta dallo specialista – ortopedico o fisioterapista – solo quando la spalla va in blocco.
Come viene diagnosticata la spalla congelata?
Il primo passo che consente di formulare la diagnosi è la visita clinica, durante la quale lo specialista farà domande al paziente per ricavare dati eventualmente associabili ai sintomi avvertiti; condurrà una serie di test per verificare la mobilità dell’articolazione e la resistenza dei tendini della cuffia dei rotatori (il complesso muscolo-tendineo della spalla), che pure possono essere causa di dolore alla spalla; analizzerà i movimenti di rotazione e abduzione della spalla.
A questa visita può seguire una radiografia, con la quale si va a escludere la presenza di altre cause, per esempio delle calcificazioni.
Possibili approcci per trattare la spalla congelata
Una volta formulata la diagnosi, se ci si trova nella fase dell’infiammazione, si seguirà una terapia antinfiammatoria, che potrebbe prevedere anche delle infiltrazioni di cortisone o acido ialuronico.
Per tenere sotto controllo il dolore, è possibile assumere degli analgesici, che possono aiutare anche durante le sedute di fisioterapia. A proposito, in cosa consiste il percorso fisioterapico? Può includere massoterapia, terapie manuali di allungamento della muscolatura e di mobilitazione della spalla, esercizi di riabilitazione in acqua ed esercizi da svolgere a casa.
Solo se tutto questo non dovesse funzionare, si valuterà la possibilità di intervenire chirurgicamente, ma è davvero raro.
A questo punto ti ho dato un bel po’ di informazioni sulla spalla congelata, ma la cosa più importante che devi sapere è questa: anche se i miglioramenti non sono immediati, non bisogna mai abbattersi. Per avere spalle sane bisogna avere… spalle forti.