Alcune specie di mammiferi ne hanno due opponibili, qualcuno ne ha uno verde, per altri ancora è solo una estremità della mano dolorante. Sto parlando proprio di lui, del pollice. A esser precisi, oggi voglio parlarti dell’articolazione trapezio-metacarpale alla base del pollice e delle patologie a essa associate.
Tra i disturbi più comuni legati a quest’articolazione c’è la rizoartrosi, meglio conosciuta come artrosi del pollice.
Che cos’è la rizoartrosi?
La rizoartrosi è una malattia degenerativa che colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale (TMC) che collega il pollice al polso.La particolare disposizione dei legamenti di questa articolazione permette il movimento della “mano a tenaglia”, o “pollice opponibile”.
L’artrosi, legata all’usura della cartilagine tra il primo osso del metacarpo e il trapezio (un osso a forma di sella sul quale il pollice si articola), compromette il normale movimento delle ossa coinvolte e causa spesso la perdita della forza nella mano, soprattutto a carico del pollice.
Ecco perché la rizoartrosi è ritenuta una delle tipologie più invalidanti di artrosi. Basta pensare che impedisce gesti fondamentali per svolgere metà delle attività quotidiane, come, ad esempio, aprire una porta, girare una chiave o persino raccogliere oggetti.
Questa patologia colpisce maggiormente le persone anziane (dai 60 anni in su), in particolar modo le donne in menopausa.Tuttavia, non è solo conseguenza dell’avanzare dell’età, ma anche di movimenti ripetitivi, come l’uso dello smartphone, che impediscono il recupero e la rigenerazione dell’articolazione. Questi ripetuti gesti sono spesso la prima causa di infiammazione dell’articolazione, e innescano un circolo vizioso che può culminare con la rizoartrosi.
Niente panico: in questo articolo ti spiegherò cause e sintomi della rizoartrosi, e ti darò anche alcune informazioni da approfondire con il tuo medico per evitare, o almeno rimandare quanto più possibile, l’approccio chirurgico.
Rizoartrosi: sintomi e cause
La rizoartrosi è una patologia a lenta evoluzione, in cui i disturbi si intensificano con il passare del tempo. Sembra anche esserci un rapporto tra rizoartrosi e altre malattie, come la sindrome del tunnel carpale (CTS).
Quali sono i sintomi? Eccoti un elenco dei più comuni:
- dolore: una forte fitta dolorosa interessa la base del pollice, migliora con il riposo e aumenta con il movimento, soprattutto dopo un periodo di inattività;
- movimenti limitati: la degenerazione del tessuto cartilagineo provoca spasmi muscolari che rendono impossibili i movimenti della mano;
- gonfiore: si può assistere al rigonfiamento delle parti molli che circondano l’articolazione;
- deformazioni ossee: è frequente, in stadi avanzati, la comparsa di una “sporgenza” alla base del pollice;
- riduzione della forza: un indebolimento del pollice che nel corso della malattia può peggiorare, fino alla perdita completa delle funzionalità della mano.
In genere questi sintomi sono associati allo svolgimento di una intensa attività del pollice, come pizzicare o afferrare oggetti. Le azioni comuni e quotidiane, come aprire barattoli, scrivere o addirittura stringere la mano di un amico, possono intensificare il dolore alla mano.
Come molte malattie degenerative articolari, anche la rizoartrosi ha tra le cause scatenanti l’usura delle cartilagini, l’esposizione a umidità e lo stress continuo delle articolazioni.
Qui di seguito, vedi i più comuni fattori di rischio:
- ereditarietà genetica;
- traumi articolari;
- lesioni all’articolazione trapezio-metacarpale;
- osteoartrite;
- cartilagine usurata a causa dell’età e/o di movimenti ripetitivi.
Prima di darti alcuni consigli su come cercare di evitare il trattamento chirurgico, devo chiarirti una cosa molto importante: la rizoartrosi non ha cura.
Si può alleviare il dolore, rallentare la progressione della malattia e aumentare la funzionalità della mano, cercando di migliorare anche la qualità della vita e semplificare le piccole azioni quotidiane.
Come evitare la chirurgia
Un programma di esercizi quotidiani può rafforzare i piccoli muscoli che stabilizzano l’articolazione, migliorandone la funzionalità.
Gli antinfiammatori locali, come gel o creme, possono ridurre rapidamente il dolore e l’infiammazione. Nei casi in cui l’infiammazione sia molto forte ed estesa a tutta l’articolazione, il tuo medico potrebbe consigliarti delle infiltrazioni di corticosteroidi.
Sempre dietro consiglio del tuo medico o dello specialista, puoi utilizzare un tutore rigido, uno speciale guanto che blocca la progressione del disturbo mantenendo l’articolazione a riposo.
Ma se i sintomi non migliorano, la chirurgia diventa necessaria. Il trattamento chirurgico classico è l’intervento di trapeziectomia e artroplastica, che prevede l’asportazione del trapezio. La mano viene poi immobilizzata per circa 3 settimane con un tutore rigido e sono consigliati alcuni cicli di fisioterapia.
In ogni caso, se avverti i primi sintomi di un’artrosi articolare, parlane subito con il tuo medico di fiducia. E mi raccomando… pollice verso alla rizoartrosi!