Famosa ai più come “cervicale”, la cervicalgia è un disturbo muscoloscheletrico che affligge 7 persone su 10, provocando mal di collo, in molti casi accompagnato da altri sintomi, che vanno dal mal di testa alle vertigini, dal dolore alle spalle al dolore alle braccia.
L’area anatomica interessata in primis dalla cervicalgia è il tratto cervicale della colonna vertebrale, che comprende 7 vertebre (C1-C7) ed è suddiviso in tratto cervicale superiore (formato dall’atlante o C1 e dall’epistrofeo o C2) e inferiore.
Se soffri di cervicalgia, in questo post scoprirai molte delle sue possibili cause.
I fattori che predispongono alla cervicalgia
Prima di passare in rassegna le principali cause della cervicalgia, ho pensato fosse utile elencare i fattori che possono predisporre alla sua insorgenza. Eccoli:
- sedentarietà;
- postura scorretta;
- colpi di freddo e umidità;
- attività sportive che mettono sotto sforzo le spalle, come la pesistica e il ciclismo;
- stress;
- uso di cuscini non adatti.
Tutti questi fattori inducono tensione muscolare da sovraccarico, che, protratta nel tempo, può incidere sulla salute del tratto cervicale. Come vedi, però, in questa lista ci sono diverse cose su cui si può fare prevenzione.
Uno specialista, come un ortopedico o un fisioterapista, potrà indicarti esercizi da fare a lavoro, dedicati alla salute del tratto cervicale; darti consigli per controllare la tua postura e rendere la tua postazione lavorativa ergonomica, o per scegliere il cuscino più adatto a te.
Detto ciò, devi sapere che ci sono cervicalgie e cervicalgie, dal momento che esistono tante possibili cause scatenanti.
Dal colpo di frusta all’artrosi cervicale: all’origine della cervicalgia
La cervicalgia, come abbiamo detto, ha spesso origine dalla tensione muscolare. Questa tensione può essere scatenata da cause di diversa natura (e alimentata dai fattori che abbiamo visto sopra).
Cause di natura traumatica, meccanica, metabolica e neurologica
A innescare il dolore cervicale ci possono essere cause di tipo traumatico come il famoso colpo di frusta.
Ci sono poi dinamiche che possiamo definire meccaniche e che hanno effetti negativi sul rachide cervicale:
- la presenza di un problema di malocclusione dentale;
- disturbi posturali dovuti per esempio a una scoliosi o ai piedi piatti;
- l’errata respirazione: la respirazione toracica (e non diaframmatica) sovraccarica la muscolatura cervicale.
Pensa che anche un cattivo metabolismo può portare a cervicalgia, poiché genera problemi a livello della massa muscolare, e questi problemi si amplificano nelle aree in cui i muscoli sono molto sollecitati, come nel tratto cervicale.
E poi ci sono eventuali cause neurologiche come l’iperattività del sistema nervoso simpatico: anch’essa genera, nel tempo, problemi alla massa muscolare.
Quando pensare a patologie discali o degenerative
I sintomi più comuni di una cervicalgia sono:
- dolore cervicale
- rigidità del collo
- cefalea
- vertigini
- nausea
- spossatezza
- acufeni.
Ora, quando il dolore si irradia dal collo alla spalla o anche al braccio, fino alle dita della mano, si parla di cervicobrachialgia, che spesso provoca anche parestesie (alterazioni della sensibilità) e sensazione di formicolio.
Questi ultimi sintomi sono generalmente dovuti a un’irritazione o compressione di un nervo, a causa, per esempio, di una sporgenza del disco intervertebrale (protrusione, ernia…) o di un osteofita, ossia un’escrescenza ossea che si forma in seguito a un processo artrosico.
Dunque, le cervicobrachialgie possono essere legate anche a discopatie o ad artrosi cervicale.
Sarà lo specialista a definire, in base all’esame clinico e ad altri strumenti diagnostici, qual è l’origine di una cervicalgia o di una cervicobrachialgia.
Come si valuta la cervicalgia
In caso di cervicalgia, oltre all’esame obiettivo, lo specialista farà una valutazione del collo e degli arti superiori, indagherà sull’eventuale presenza di una sintomatologia neurovegetativa (disturbi dell’udito, vertigini, nausea, cefalea, etc.) e, ancora, sulla simmetria dei movimenti, sulla motilità attiva e passiva, sui punti trigger e sulla postura.
Di solito, gli approcci comprendono farmaci, fisioterapia e l’uso di un collare rigido.
Spero che questo articolo sia stato chiarificatore e, se stai soffrendo di dolori alla cervicale, ti faccio il mio personale in bocca al lupo per risolvere il prima possibile.