Oggi voglio parlarti della lesione del menisco nel ginocchio, facendo un focus sulle tipologie di lesione, le terapie più comuni e la riabilitazione post operatoria.
Innanzitutto, facciamo un breve ripasso su cosa sono i menischi e perché svolgono un ruolo importante per l’articolazione del ginocchio.
Cosa sono i menischi e a cosa servono?
I menischi, presenti all’interno del ginocchio, sono due strutture composte da fibrocartilagine e hanno un forma a “C”.
Il menisco interno viene detto mediale e quello esterno, laterale.
Hanno diverse funzioni, in particolare:
- migliorano la congruenza tra i condili femorali che sono convessi e la tibia che è piatta;
- servono come cuscinetti ammortizzatori tra femore e tibia;
- garantiscono, con la loro particolare forma, la stabilità al ginocchio.
Si possono lesionare i menischi?
Purtroppo, sì. Le lesioni meniscali possono essere di duplice origine. Si definiscono lesioni traumatiche quando sono provocate da distorsioni o traumi diretti al ginocchio e prediligono quasi sempre il giovane sportivo. Le lesioni degenerative, invece, sono legate all’usura articolare e coinvolgono i pazienti over 40.
Le forme di lesione meniscale e come si verificano
Esistono diversi tipi di lesione meniscale e vengono distinte in base alla sede e alla forma. In base alla sede le distinguiamo:
- in lesioni del corno posteriore;
- del corno anteriore;
- del corpo meniscale.
In base alla forma si suddividono in:
- lesioni longitudinali;
- radiali;
- orizzontali;
- con flap meniscale, cioè con un frammento meniscale che è instabile e si muove con il movimento del ginocchio;
- lesioni a manico di secchio che provocano un blocco articolare del ginocchio.
Le rotture o lesioni del menisco a volte si associano a lesioni legamentose, in particolare del legamento crociato anteriore, e a lesioni della cartilagine articolare.
Quali sono i sintomi delle lesioni meniscali e come si può fare una diagnosi?
È molto importante saper riconoscere i sintomi della lesione meniscale per poter fare una diagnosi. Ecco perché voglio indicarti i principali:
- gonfiore;
- dolore;
- ginocchio bloccato.
Le lesioni traumatiche danno dolore subito dopo la distorsione del ginocchio mentre le lesioni degenerative si accompagnano a un dolore subdolo che inizia in maniera moderata e aumenta nel tempo.
La diagnosi, come al solito, si avvale di test clinici e della Risonanza Magnetica del ginocchio che è un esame completo, senza radiazioni, che ci permette di avere un quadro dettagliato della morfologia del ginocchio ed è oggi fondamentale per una diagnosi precisa.
La terapia varia a seconda del tipo di lesione. Nei casi di lesioni traumatiche spesso la soluzione è chirurgica mentre nelle lesioni degenerative la terapia è conservativa.
Che cosa vuol dire terapia conservativa meniscale?
La terapia conservativa consiste nel cercare di curare i sintomi legati alla lesione degenerativa, quindi il dolore, gonfiore ecc.
Si avvale di farmaci, quali antinfiammatori, antidolorifici, crioterapia (uso del ghiaccio), farmaci topici, quali pomate e cerotti medicati.
È molto utile la fisioterapia, sia per migliorare la mobilità articolare del ginocchio, sia per potenziare il quadricipite che è il muscolo più importante della coscia. Esistono dei macchinari fisioterapici, quali la Tecar (trattamento elettromedicale), che risultano essere molto utili per la riduzione del dolore. Infine, la terapia infiltrativa, con cortisone o acido ialuronico, per via intra articolare è anch’essa molto valida nella risoluzione della sintomatologia dolorosa.
Come si operano i menischi e i tempi di recupero post intervento
L’intervento chirurgico si effettua in artroscopia: attraverso due piccoli buchi si inserisce una telecamera dentro il ginocchio e si osservano le strutture interne al ginocchio. Per gonfiare il ginocchio e rendere l’articolazione più ampia, si utilizza una soluzione liquida fisiologica sterile. Gli strumenti utilizzati sono molto sofisticati, come le telecamere ad alta risoluzione, ablatori chirurgici, aspiratori che contemporaneamente rimuovono i frammenti meniscali.
In alcuni tipi di lesioni e soprattutto in pazienti giovani, si può effettuare la sutura meniscale. Questa tecnica, quando va a buon fine, permette di mantenere il proprio menisco e rappresenta un obiettivo che i chirurghi artroscopici, devono cercare di raggiungere. La chirurgia tradizionale prevede, infatti, di rimuovere la porzione rotta permettendo una rapida ripresa ma tale assenza renderà il ginocchio più soggetto a usura cartilaginea.
Ma veniamo ai tempi di recupero.
Per le lesioni meniscali isolate, cioè quando non sono coinvolte altre strutture anatomiche, i tempi di recupero si aggirano, di solito, attorno ai 20-30 giorni. Per la sutura meniscale i tempi si allungano in quanto, per garantire una buona cicatrizzazione della lesione, è necessario bloccare il ginocchio con un tutore per un mese e, solo successivamente, iniziare la riabilitazione.
È necessaria la riabilitazione post operatoria?
La riabilitazione post intervento indicata dallo specialista ortopedico è importante per recuperare il tono muscolare e riprendere l’attività agonistica in modo graduale perché un ginocchio debole è fortemente a rischio di nuovo infortunio.
Gli esercizi di propiocettività, cioè di balzi, di equilibrio su un piede, permettono all’arto inferiore interessato di riprendere le capacità precedenti all’infortunio.