Aprire una porta o stringere la mano a qualcuno sono azioni che ti provocano delle fitte al gomito? Forse soffri di epitrocleite, conosciuta anche come “gomito del golfista”. Ho già avuto occasione di parlarti di un’altra patologia del gomito, il gomito del tennista o epicondilite. Entrambe le patologie devono il proprio nome al fatto che molti tennisti e golfisti ne soffrono. Ciò è dovuto ad alcuni movimenti compiuti da chi pratica questi sport, ma si tratta comunque di patologie che possono riguardare anche chi non gioca né a tennis né a golf.
Oggi ti spiegherò quali sono i sintomi e le cause del gomito del golfista, dandoti anche dei pratici suggerimenti per prevenire o alleviare il dolore. Ma prima facciamo un piccolo ripasso sull’anatomia del gomito.
Il gomito è il punto d’incontro tra l’omero, l’unico osso del braccio, e l’ulna e il radio, le due ossa dell’avambraccio. La parte terminale dell’omero presenta due prominenze ossee: l’epicondilo nella parte esterna e l’epitroclea nella parte interna. Qui si inseriscono i muscoli che permettono il movimento dell’avambraccio, delle mani e delle dita. Ecco quali sono:
- I muscoli posteriori o epicondiloidei che hanno origine dall’epicondilo e permettono l’estensione del polso e delle dita.
- I muscoli anteriori o epitrocleari che si innestano nell’epitroclea: il muscolo pronatore rotondo, il muscolo flessore radiale del carpo, il muscolo palmare lungo e il muscolo flessore ulnare del carpo. Questi muscoli permettono la pronazione, ovvero la rotazione dell’avambraccio, e la flessione delle dita e del polso.
Cos’è l’epitrocleite al gomito: i sintomi
Erroneamente considerata un’infiammazione, l’epitrocleite è una vera e propria patologia degenerativa: un’infiammazione al tendine che, diventata cronica, porta alla degenerazione del tessuto tendineo.
Tra i sintomi del gomito del golfista, i principali sono:
- Dolore al gomito: concentrato lateralmente, può estendersi alla parte interna dell’avambraccio.
- Rigidità articolare.
- Indebolimento dei polsi e delle mani.
- Formicolio alle dita e intorpidimento: solitamente vengono colpiti anulare e mignolo.
- Gomito caldo e infiammato con comparsa di stati febbrili.
- Deformità del gomito.
Il dolore aumenta se si compiono delle azioni di pronazione del braccio o di flessione della mano. L’esempio più calzante è appunto il movimento che compie il golfista per colpire la palla – da qui il nome della patologia – ma sono molte le azioni quotidiane che possono causare il dolore: ruotare le maniglie delle porte, stringere la mano a qualcuno, usare un cacciavite, stringere la mano in un pugno o sollevare dei pesi.
Abbiamo visto quali sono i movimenti che provocano il dolore al gomito in presenza di epitrocleite. Andiamo invece a scoprire quali sono le cause più frequenti di questa patologia.
Le cause del gomito del golfista
L’epitrocleite è causata da movimenti che sovraccaricano i muscoli epitrocleari: qualsiasi attività che includa dei piegamenti ripetuti del gomito può comportare lo sviluppo di un’infiammazione e degenerare nel gomito del golfista. La patologia è molto diffusa tra gli sportivi, spesso come conseguenza di movimenti errati. Ti faccio qualche esempio concreto:
- Stringere troppo la mazza da golf o impugnarla male.
- Usare una racchetta da tennis troppo pesante.
- Sollevare pesi in palestra con una tecnica sbagliata.
Per una corretta diagnosi del gomito del golfista, il medico valuterà l’intensità del dolore e la rigidità del gomito facendoti fare alcuni movimenti precisi ed esercitando pressione sulla zona interessata. Solitamente viene effettuata anche una radiografia per escludere eventuali fratture o malattie come l’artrite e, successivamente, un’ecografia per analizzare lo stato di salute dei tendini.
Cosa si fa in caso di epitrocleite
Una volta stabilita la presenza della patologia, che fare? Il medico specialista saprà consigliarti la terapia più adatta in caso di epitrocleite. L’iter più comune per eliminare l’infiammazione e il dolore prevede:
- Riposo assoluto.
- Eventuale utilizzo di farmaci antinfiammatori sotto stretto controllo medico.
- Crioterapia.
- Fisioterapia, con ultrasuoni e laserterapia.
- Manipolazioni ed esercizi riabilitativi.
Se lo specialista lo ritiene opportuno, nei casi più gravi si può ricorrere a delle infiltrazioni di cortisone, fino a giungere all’operazione per rimuovere il tessuto degenerato, a seguito della quale è necessario immobilizzare la parte con un tutore per il gomito fino alla ripresa funzionale.
Ecco alcuni suggerimenti per prevenire il gomito del golfista:
- Proteggi i muscoli e i tendini dell’avambraccio da eccessive sollecitazioni: se svolgi delle attività a rischio, ti consiglio di utilizzare un bracciale per evitare di sovraccaricare i muscoli.
- Evita ogni movimento “a freddo”: prima di ogni attività sportiva fai degli esercizi di riscaldamento.
- Impara a sollevare i pesi: tieni il polso ben fermo affinché lo sforzo venga distribuito correttamente tra tutti i muscoli dell’avambraccio.
- Potenzia i muscoli dell’avambraccio con esercizi mirati di stretching: ad esempio, appoggiando il palmo delle mani su un tavolo con il gomito completamente esteso e mantenendo la posizione per 15 secondi. Rivolgiti a un professionista per imparare gli esercizi per l’allungamento del gomito, la loro corretta esecuzione e quali sono invece gli esercizi da evitare.
- Impara la tecnica corretta nell’esecuzione di uno sport: qualsiasi sia l’attività sportiva che hai scelto, fatti seguire da un istruttore professionista che ti insegnerà fin da subito i movimenti corretti.
Adesso che sai cos’è l’epitrocleite, al primo segno di dolore non aspettare: sospendi subito ogni attività, applica del ghiaccio per ridurre l’infiammazione e rivolgiti immediatamente al tuo medico.