Purtroppo, la frattura della gamba nei bambini può capitare: un trauma mentre giocano a calcio, uno scivolone per una perdita di equilibrio, un inciampo mentre fanno a gara con un amichetto per vedere chi salta più gradini con un solo balzo!
Ce ne sono di situazioni in cui i piccoli possono farsi male. E sappiamo anche che la soluzione non è certo quella di non fargli fare attività sportiva o di fermare le gare di “Facciamo a chi arriva prima”. Bisogna allora esser pronti ad affrontare quest’evenienza, e in questo articolo voglio darti qualche consiglio per farlo.
Vediamo, intanto, di capirne di più sulle fratture in età pediatrica.
Le fratture della gamba in età pediatrica: la più frequente e i vari tipi
Tra le più comuni fratture nei bambini c’è quella della tibia. Ma non tutte le fratture sono uguali. Non voglio confonderti le idee, quindi non le menzionerò tutte. Ti dirò solo che una frattura può essere classificata come:
- completa o incompleta. Tra le fratture incomplete, c’è quella cosiddetta “a legno verde”, tipica dell’età pediatrica;
- composta o scomposta;
- esposta;
- semplice o comminuta, a seconda che si siano formati due o più frammenti ossei.
Queste lesioni si possono classificare addirittura in base alla forma della “fessura”: pensa che può esserci anche il caso della frattura spiroide, in cui la fessura creatasi tra i frammenti ossei è, appunto, a forma di spirale. È tipica dei bambini molto piccoli.
Come riconoscere una frattura
Quali sono i sintomi di una frattura? Ovviamente una frattura provoca dolore nell’area colpita e impotenza funzionale (il bambino non riuscirà a camminare). Inoltre, ci possono essere:
- deformazione dell’arto;
- tumefazione, ossia gonfiore;
- ecchimosi, ossia la presenza di lividi.
Tieni presente, infine, che le fratture “a legno verde” a volte non presentano dolore, se non alla palpazione, e neanche tumefazione. Ma se il trauma c’è stato e magari il bambino tende a zoppicare, il consiglio che ti do è quello di approfondire con una visita ortopedica.
Cosa fare in caso di frattura della gamba
Quando un bambino si fa male non bisogna farsi prendere dal panico. So che non è semplice, soprattutto quando il piccolo piange per il dolore e magari rifiuta di lasciarsi avvicinare. È importante, però, mantenere i nervi saldi, e tranquillizzarlo per quanto possibile spiegandogli cosa bisogna fare. Per prima cosa, fallo stendere.
Naturalmente è necessario raggiungere il Pronto Soccorso, ma prima cerca di immobilizzare la gamba. Come fare? Non devi fasciare la parte fratturata, ma l’area superiore e l’area inferiore rispetto al punto della frattura. Se hai la possibilità di usare una stecca, legala:
- all’altezza della caviglia;
- sotto il punto di frattura;
- sopra il punto di frattura;
- sopra il ginocchio.
Usa qualcosa di morbido, come degli asciugamani, per riempire gli spazi vuoti tra la stecca e la gamba.
Se non hai modo di steccare la gamba, un’altra soluzione è usare dei cuscini da avvolgere intorno all’arto e tenerli fermi con del nastro adesivo medico (ricorda sempre di agire sopra e sotto la frattura). In ogni caso, non stringere eccessivamente, onde evitare di ostacolare la circolazione.
Poi, porta il bambino in ospedale, e assicurati che la gamba sia tenuta distesa e leggermente sollevata.
Se la frattura è esposta, quindi l’osso è in vista, meglio chiamare il 118 e aspettare l’intervento di un’ambulanza. Nel frattempo, se gli indumenti coprono e stringono l’area della frattura, tagliali con una forbice. Parla con il bambino per chiedergli di stare fermo e non fare movimenti inconsulti. Soprattutto quando la frattura avviene all’esterno, e la possibilità che la ferita si infetti è quindi più alta, se possibile copri la parte con garze sterili.
…e cosa non fare
Non massaggiare la parte per alleviare il dolore, né tentare di ridurre la frattura. Inoltre, non far camminare il piccolo per cercare di valutare la presenza della frattura. Ma, soprattutto, se sospetti un coinvolgimento della colonna vertebrale, non muovere il bambino.
I possibili approcci ortopedici in caso di frattura
Cosa succede una volta arrivati al Pronto Soccorso? Nei casi più “fortunati”, dove lo specialista giudicherà che gli errori di allineamento possono correggersi con la crescita, si provvederà direttamente all’immobilizzazione. L’importante è che non ci siano complicazioni come la lesione della cartilagine di accrescimento, per evitare problemi nella crescita dell’osso o una sua deviazione.
Nelle fratture più gravi, per esempio in quelle scomposte, l’ortopedico potrebbe indicare, prima dell’immobilizzazione:
- la riduzione della frattura (il cosiddetto trattamento incruento) con una manovra manuale, quanto più possibile “delicata”;
- l’operazione chirurgica.
I tempi di recupero varieranno a seconda della gravità della frattura. In ogni caso, tieni presente che i bambini hanno una grande capacità di “autoricostruzione”, data proprio dal fatto che il loro scheletro è in crescita.
Come affrontare il periodo di immobilizzazione
La frattura della gamba nell’adulto comporta una serie di limitazioni, sia nella vita privata che in quella lavorativa; ma quando questo spiacevole imprevisto capita a un bambino, le conseguenze sulla vita relazionale e scolastica possono essere difficili da gestire.
Certo, i bambini, con il loro atteggiamento “tutto pepe”, probabilmente riusciranno a trovare un aspetto positivo persino nella frattura. Ma il periodo di immobilizzazione, soprattutto se lungo, potrebbe causare loro qualche noia. Si sa, i bambini sono pieni di vita ed energia, e l’impossibilità a muoversi è forse la cosa che gradiscono meno, perché si annoiano in fretta.
Bisogna quindi aiutare il piccolo a superare questo momento. Come? Oltre a proporgli diversivi per svagarsi, puoi garantire l’immobilizzazione con l’uso di un tutore ortopedico pediatrico.
Chiedi informazioni allo specialista che segue il bambino. Ti lascio con un augurio di pronta guarigione per il tuo piccolo!