Quante volte, durante una partita di calcio, il gioco si ferma per un infortunio. Spesso si tratta di una distorsione del ginocchio: il giocatore subisce un trauma diretto (per esempio uno scontro fisico con un collega) o indiretto (magari compie un movimento brusco per prendere possesso della palla) e cade a terra dolorante.
Guardando le immagini al rallentatore, si può capire subito come avviene una distorsione al ginocchio: questo fa un movimento anomalo – per esempio una iper rotazione – andando oltre ciò che l’articolazione consente di fare.
Qui capiremo assieme cosa succede nell’articolazione quando subisce questo trauma, come riconoscere una distorsione al ginocchio, cosa fare nell’immediato e come si affronta.
Cosa avviene in caso di distorsione al ginocchio
La distorsione al ginocchio è definibile come una perdita di contatto dei capi articolari: la tibia subisce un eccessivo spostamento – rispetto al femore – in senso laterale, anteriore o posteriore. A farne le spese sono i legamenti del ginocchio (collaterali o crociati), strutture deputate alla stabilizzazione passiva dell’articolazione, che in seguito alla distorsione possono lesionarsi in modo più o meno grave.
Si parla quindi di distorsione al ginocchio di:
- primo grado: i legamenti subiscono solo una distensione o distrazione;
- secondo grado: i legamenti si lacerano in modo parziale;
- terzo grado: i legamenti si lacerano totalmente o si distaccano dal loro punto di inserzione.
Come riconosce la distorsione al ginocchio
Ma quali sono i sintomi? I tre principali sono dolore, gonfiore e limitazione funzionale. La gravità dei sintomi può variare a seconda dell’entità del danno. Una distorsione di primo grado, per esempio, può dare dolore lieve e gonfiore graduale; in una distorsione di terzo grado, invece, il dolore sarà forte, il ginocchio si gonfierà in modo veloce e probabilmente non sarà possibile usare l’articolazione. Potrebbe anche esserci un ematoma, segno che si è verificato un versamento di sangue nell’articolazione. Se i sintomi sono intensi, è chiaro che bisogna rivolgersi subito al Pronto Soccorso.
Distorsione al ginocchio: che fare?
In caso di distorsione, il primo passo da fare è quello di applicare il cosiddetto protocollo RICE, sigla che riassume 4 fasi:
- Rest: ossia riposo bisogna cercare di non sforzare il ginocchio (eventualmente usando anche delle stampelle).
- Ice: ossia l’applicazione di ghiaccio più volte al giorno per massimo 20 minuti (e frapponendo un panno o un asciugamano tra ghiaccio e ginocchio) che aiuta a combattere l’infiammazione e il dolore.
- Compression: ossia la compressione del ginocchio con un bendaggio elastico o con una ginocchiera.
- Elevation: ossia tenere la gamba in posizione elevata, al di sopra del livello del cuore, quindi distendersi e mettere dei cuscini sotto la gamba.
Questo protocollo, accompagnato dall’eventuale assunzione di farmaci antinfiammatori o antidolorifici, costituisce in sé una prima terapia di tipo conservativo. In questo modo l’infiammazione diminuirà e sarà possibile procedere con esami di approfondimento.
Come viene fatta la diagnosi
L’esame clinico consiste in una serie di test che valutano la stabilità dell’articolazione e indicano l’eventuale presenza di danni ai legamenti:
- per valutare il crociato anteriore, test di Lachman e Jerk test;
- test del cassetto per valutare anche il crociato posteriore;
- test in valgo per il legamento collaterale mediale.
Per confermare la diagnosi, infine, di solito si fa ricorso alla risonanza magnetica.
Le distorsioni che hanno procurato danni ai legamenti collaterali, in genere vengono trattate con un approccio di tipo conservativo, che include riposo, crioterapia, uso di stampelle e tutore del ginocchio. L’approccio chirurgico è quasi sempre riservato alla lesione del legamento crociato anteriore, che viene ricostruito per lo più utilizzando altri tessuti del ginocchio (per esempio una parte del tendine rotuleo) attraverso un intervento per via artroscopica.
In ogni caso, la riabilitazione fisioterapica dopo una distorsione al ginocchio è fondamentale per ritrovare forza e stabilità dell’articolazione. Per quanto riguarda i tempi di recupero, servono poche settimane per tornare a svolgere le normali attività quotidiane. Le cose cambiano se parliamo di attività sportive, per le quali bisogna aspettare alcuni mesi.
È davvero importante non forzare il ginocchio prima del tempo: devi dargli modo di guarire al 100%. Solo così potrà tornare come “nuovo”.