“Povero ginocchio!” viene da dire, se si pensa a quanti problemi può andare incontro questa articolazione così laboriosa e così fragile (non solo in età avanzata). Oggi ti parlo della condropatia rotulea, che fa parte delle patologie del ginocchio che intaccano la cartilagine. Ma vediamo di conoscere meglio questo disturbo.
Cos’è la condropatia rotulea
Iniziamo proprio dal nome: condropatia è un termine generico, che i medici tendono sempre più ad abbandonare, perché è poco preciso. Oggi si preferisce utilizzare l’espressione sindrome femoro-rotulea. Ci sono comunque varie scuole di pensiero al riguardo, per cui potresti sentir parlare anche di condropatia femoro-rotulea o di condromalacia rotulea o, ancora, sindrome dolorosa patello-femorale. E c’è anche chi usa l’espressione “ginocchio del corridore”.
Ma in cosa consiste questa patologia? La sua “vittima” è la cartilagine interposta tra rotula e femore. La cartilagine è un tessuto dalle proprietà elastiche che riveste le superfici articolari e le protegge dalle sollecitazioni dovute al carico ripetuto. Inoltre, evita l’attrito tra le varie ossa che compongono l’articolazione; in questo caso, tra la parte posteriore della rotula e la parte distale dell’osso femorale.
Devi sapere, però, che non tutte le condropatie rotulee sono uguali. Infatti, è possibile classificarle in 4 gradi diversi:
- primo grado: è il grado più lieve, in cui la cartilagine subisce un rammollimento;
- secondo grado: in questo caso, si evidenziano lesioni di piccola entità;
- terzo grado: lesioni più profonde;
- quarto grado: il più grave, caratterizzato da un vero e proprio danno alla cartilagine.
A seconda della gravità della situazione, lo specialista propone un determinato approccio. Tra poco approfondiremo questo aspetto. Ora, cerchiamo di capire quali sono i sintomi e le cause della condropatia femoro-rotulea.
I sintomi della condropatia rotulea
Qui di seguito ti elenco tutti i possibili sintomi che possono comparire:
- Dolore sottorotuleo (ma può essere anche laterale o retrorotuleo), che in genere si acutizza al movimento o quando ci si inginocchia, ma anche quando si sta seduti per lungo tempo (in questo caso si parla di “segno del cinema”);
- Scricchiolio dell’articolazione nella flesso-estensione;
- Gonfiore e sensazione di rigidità.
…e le cause
Tra le principali cause della condropatia rotulea troviamo:
- Malallineamento della rotula, che provoca attrito con il femore.
- Disfunzione muscolare che non permette un corretto movimento della rotula.
- Uso eccessivo della rotula, causa che interessa per lo più gli sportivi (ne soffrono spesso corridori e saltatori).
- Trauma a carico della rotula.
Ci sono anche dei fattori di rischio che vanno valutati, fra cui:
- il ginocchio varo o valgo
- l’obesità
- l’artrite.
Adesso che abbiamo un quadro più chiaro su questa patologia del ginocchio, vediamo come affrontarla.
Cosa fare in caso di condropatia rotulea
Se ti stai chiedendo come risolvere la condropatia rotulea, devi sapere due cose:
1. Dalla condropatia rotulea si guarisce.
2. Le opzioni sono essenzialmente due: trattamento chirurgico e trattamento conservativo.
Lo specialista valuterà la tua situazione con una visita clinica e alcuni esami strumentali (che di solito sono risonanza magnetica e radiografia), in base ai quali consiglierà l’una o l’altra strada.
L’intervento
L’intervento per la condropatia rotulea è riservato ai casi più gravi, in genere ai danni post-traumatici o comunque dove ci sono danni che non possono risolversi se non con una ricostruzione. L’operazione è effettuata spesso con tecniche artroscopiche, quindi siamo nell’ambito della cosiddetta chirurgia mini-invasiva.
Una delle opzioni è il trapianto autologo di cartilagine:
- si prelevano in artroscopia dei frammenti di cartilagine dal paziente;
- questi frammenti vengono coltivati all’interno di laboratori specializzati;
- in poche settimane vengono riprodotte delle piccole sfere di cartilagine;
- le sfere verranno rinnestate nel paziente sempre per via artroscopica.
Il trattamento conservativo
Nelle situazioni meno gravi, lo specialista può consigliare un trattamento riabilitativo che può farti dire addio alla condropatia. Anche se bisogna aver pazienza: solo per darti un’indicazione, il periodo del trattamento può coprire dai 2 ai 6 mesi. Il percorso di riabilitazione può prevedere, a seconda del caso (con o senza dolore? Con o senza versamento? Con o senza infiammazione?):
- riposo;
- terapia farmacologica;
- ortesi, come il taping e la ginocchiera rotulea.
La parte più importante è costituita dalla rieducazione muscolare per compensare le alterazioni meccaniche. Questa fase può prevedere esercizi di rinforzo muscolare o di allungamento, terapia manuale o tecniche di fisioterapia strumentale (per esempio, la laserterapia).
Abbiamo fatto una bella panoramica sulla condropatia rotulea, panoramica che chiudo con qualche consiglio per gli sportivi, che possono sicuramente fare prevenzione rispetto a questa patologia:
- utilizzate scarpe adeguate;
- allenatevi su terreni idonei alla vostra attività fisica;
- prendetevi cura dei muscoli con esercizi di allungamento e stretching;
- non strafate!
Lo sport è un grande alleato della salute; fate in modo che non diventi un nemico delle vostre ginocchia!