Tra le patologie a cui è soggetta la colonna vertebrale, il colpo di frusta è una delle più note e rientra nelle sindromi cervicali post-traumatiche.
Il tratto in questione è quindi quello cervicale, che comprende le vertebre dalla C1 (detta Atlante) alla C7 (detta vertebra prominente).
Sappiamo che il colpo di frusta è per lo più riconducibile a incidenti automobilistici, ma può essere causato anche da una brutta caduta e da infortuni sportivi. Ma cosa succede nello specifico? Vediamolo assieme.
Cosa succede alla cervicale con il colpo di frusta
Il colpo di frusta è la conseguenza di un meccanismo caratterizzato da decelerazione-accelerazione del tratto cervicale – come avviene classicamente nei tamponamenti, ma anche negli scontri frontali e laterali – che determina un’eccessiva flesso-estensione del collo.
In sostanza, si verifica un brusco movimento all’indietro del collo (iperestensione), subito seguito da un movimento in avanti (iperflessione da rimbalzo).
Il trauma innesca una serie di conseguenze a livello dei muscoli, dei legamenti e dei nervi.
I sintomi del colpo di frusta
Il colpo di frusta provoca uno stiramento dei muscoli e lesioni dei legamenti della zona cervicale e delle strutture nervose.
In genere, la diagnosi si basa sui sintomi. Qui di seguito ho stilato una lista dei disordini associati al colpo di frusta:
- cervicalgia: dolore localizzato al tratto cervicale. Ma è possibile che si verifichi un’irradiazione del dolore a livello della nuca e/o al tratto vertebrale dorsale;
- difficoltà nell’estendere e nel girare il collo;
- dolore alla palpazione;
- disturbi di natura neurovegetativa, tra cui vertigini, nausea e cefalea;
- irritazione radicolare, con conseguente dolore al braccio;
- stati contrattuali e limitazioni funzionali antalgiche: i muscoli si contraggono per un meccanismo di difesa e in questo modo limitano i movimenti della colonna cervicale;
- parestesie: sensazione di formicolio alle braccia e alle mani.
In caso di colpo di frusta, l’esame radiografico potrebbe mettere in evidenza una rettilineizzazione del tratto cervicale.
Non è detto che i sintomi compaiano subito. Possono presentarsi anche fino a 48 ore dopo aver subito trauma e possono persistere per periodi più o meno lunghi a seconda della gravità.
La classificazione della Quebec Task Force
Ci sono diversi criteri per stabilire la gravità del colpo di frusta. Una delle classificazioni più note è quella stilata dalla Quebec Task Force che ha individuato quattro gradi e associato a ognuno i relativi sintomi:
- 1° grado: dolore al collo con rigidità e tensione;
- 2° grado: dolore con segni muscoloscheletrici;
- 3° grado: dolore con segni neurologici;
- 4° grado: dolore con sospetta frattura o dislocazione.
Cosa fare in caso di colpo di frusta
Deve essere il medico a stabilire il giusto approccio per contrastare i sintomi. Tra le sue indicazioni possono rientrare:
- farmaci antinfiammatori e miorilassanti;
- l’uso del collare rigido per 10-15 giorni con abbandono graduale;
- fisiokinesiterapia;
- massoterapia.
Di seguito ti propongo alcuni pratici suggerimenti che potrebbero esserti d’aiuto per favorire la guarigione:
• evita di dormire in posizione prona, con la testa piegata da un lato perché questa postura durante il riposo può originare o accentuare il dolore cervicale; inoltre, durante il riposo notturno ti consiglio di utilizzare un cuscino ortopedico specifico per il dolore cervicale;
• per alleviare il dolore cervicale (o prevenirlo), cerca di evitare di assumere posizioni dolorose e di rimanere in una stessa posizione troppo a lungo e ricordati di mantenere sempre una postura corretta;
•regola al meglio la posizione dello schermo del computer in modo da evitare di girare il capo o di spostare continuamente lo sguardo verso l’alto o verso il basso;
• quando il dolore cervicale è in fase acuta, evita di sollevare carichi pesanti.
Spero di averti aiutato a comprendere meglio questa patologia. Se avverti sintomi riconducibili al colpo di frusta, non esitare a rivolgerti al tuo medico.